Sabato 17 e Domenica 18 maggio 2014 tornano due appuntamenti internazionali volti a sensibilizzare ed a riscoprire e condividere i valori fondamentali del museo: La Notte dei Musei, che coinvolge più di trenta paesi europei, e la Giornata Internazionale dei Musei promossa da ICOM (International Council of Museum).

Il tema dell’edizione 2014 della Giornata Internazionale dei Musei, Make connections with collections – Creare connessioni con le collezioni, intende sottolineare la vitalità dei musei, la loro funzione di istituzioni utili a creare legami tra generazioni e culture del mondo e a suggerire possibili risposte alle questioni contemporanee.

Anche il territorio fra Rimini, Pesaro e Urbino offre molteplici opportunità per scoprire o, perché no, riscoprire moltissimi musei, che in occasione dell’evento resteranno aperti durante il weekend dalle 20 alle 24.

Qui sotto i link  del sito ufficiale de La Notte dei Musei e del Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo, dove potrete trovare la informazioni su tutti i musei aperti in occasione dell’evento:

LaNotteDeiMusei.it        BeniCulturali.it 

Torna il questo weekend un immancabile appuntamento che ormai da 22 anni sancisce l’arrivo della primavera attraverso l’amore per l’arte e la valorizzazione delle bellezze artistico-culturali che il nostro paese offre.

Il 22 e il 23 Marzo  in tutta Italia tornano le Giornate di Primavera FAI (Fondo per l’Ambiente Italiano), un immancabile appuntamento che scandisce l’arrivo della bella stagione  attraverso la riscoperta e la valorizzazione delle bellezze artistico-culturali che il nostro paese ha da offrire.

750 i luoghi in tutta Italia, spesso chiusi al pubblico, da visitare, fra palazzi, chiese, castelli, parchi, musei. 750 tesori da conoscere e da tutelare.

Anche il nostro territorio fra Rimini, Pesaro e Urbino apre al pubblico alcune delle sue bellezze:

RIMINI

PONTE DI AUGUSTO E TIBERIO

Itinerario:

Il porto di Rimini: dal Ponte di Augusto e Tiberio al Faro

Indirizzo: Borgo San Giuliano, Viale Tiberio – Banco FAI, 47921, Rimini, RN

Orario:

Venerdì: ore 9.00 – 12.00
Nota. Ingresso riservato alle scuole

Sabato: ore 15.00 – 18.00

Domenica: ore 9.00 – 12.00 / 15.00 – 18.00

Visite guidate:

Apprendisti Ciceroni®: Liceo Classico “G. Cesare” di Rimini; Liceo Scientifico – Artistico “a. Serpieri” di Rimini; Liceo delle Scienze Sociale “M. Valmigli” di Rimini: Liceo Artistico “ F. Fellini” di Riccione

Le visite sono a contributo libero e sono tutte a cura di volontari FAI che si impegnano con passione per l’ottima riuscita dell’evento.

Descrizione:

Il ponte di Augusto e Tiberio, comunemente noto come ponte di Tiberio, a Rimini è stato edificato durante l’epoca dell’antica Roma. La sua costruzione iniziò nel 14 d.C. sotto il governo di Augusto mentre il termine dei lavori si ebbe nel 21 d.C., sotto il governo di Tiberio. Oggi è presente nello stemma della città.

CAGLI

Urbino (Trasanni) (PU) – Italia
S.S. Urbinate km.27
Tel. (+39) 0722 328032

Pesaro (PU) – Italia
Centro Commerciale “La Punta”
Via degli  Abeti, n°8
Tel. (+39) 0721 405076

DAY SPA PRIMAVERA

PROPOSTA DI PRIMAVERA
Offerte valide dal 24 Aprile 2014 al 4 Maggio 2014
2 Notti in camera doppia con colazione bio, bottiglia di vino in camera, percorso Benessere Olistico.
Euro 165,oo a persona, per maggiori informazioni e per visionare l’offerta completa cliccate qui.

TRATTAMENTO IN COPPIA MEISO SHIATSU
La pressione dello shiatsu porta ad uno stato di rilassamento che permette al corpo di rigenerarsi attivando la sua forza vitale.
durata 25 minuti Euro 30,oo a persona, per maggiori informazioni e per visionare l’offerta completa cliccate qui.

CERIMONIA DELL’INCONTRO
Trattamento per due persone in contemporanea con rito del tè,  durata 30′ euro 40,00 a persona
durata 50 minuti Euro 60,oo a persona, per maggiori informazioni e per visionare l’offerta completa cliccate qui.

ADDIO AL NUBILATO/CELIBATO

Percorso di benessere Olistico e Apericena. Omaggio alla sposa/o massaggio durata 30 minuti.
Euro 45,oo a persona (minimo 5 persone), per maggiori informazioni e per visionare l’offerta completa cliccate qui.

OFFERTA SPECIALE PER FESTEGGIARE IL VOSTRO ANNIVERSARIO

Percorso di benessere Olistico, Cerimonia dell’incontro con massaggio di coppia, Aperitivo Bio, Cena a lume di candela presso il nostro ristorante, Pernottamento, Colazione in camera, late check out.
Euro 175,oo a persona, per maggiori informazioni e per visionare l’offerta completa cliccate qui.

FOURSQUARE IN SPA

Fai il check in presso il Centro Benessere e avrai il 10% di sconto su un trattamento a scelta, per maggiori informazioni e per visionare l’offerta completa cliccate qui.

VAI AL MINISITO DI URBINO RESORT

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Tel. (+39) 0722 580305
Apertura: Annuale | Trattamento: A richiesta
La struttura è presente in: RISTORANTI TOP, HOTEL E RESORTS

Dettagli

URBINO Resort, all’interno della Tenuta Santi Giacomo e Filippo, che ospita anche il Ristorante Urbino dei Laghi, si compone di 6 edifici padronali con 32 unità abitative fra camere e suites, per un totale di 85 posti letto. Ciascun edificio è dedicato ad un aspetto della natura ed è stato realizzato in maniera diversa seguendo un rigoroso criterio di ristrutturazione filologica, grazie alla quale si è ridato vita a quello che in origine era un borgo contadino della fine del 1700. Ogni camera si caratterizza rispetto alle altre grazie alla scelta accurata dei materiali naturali, agli arredi disegnati su misura così come i bagni, differenziati per dettagli eleganti ed esclusivi.

I Servizi e le Tecnologie delle camere sono progettati per unire l’amenità del luogo alle moderne esigenze di comunicazione e di comfort: climatizzazione autonoma, frigobar, telefono, TV satellitare e Plasma TV, connessione internet wireless (presente esclusivamente nelle zone comuni per preservare le stanze dall’inquinamento elettromagnetico).

Servizi

Generale

servizio reception 24/7; bar 24/7; sala polivalente; sala ludica per bambini; spa e centro benessere; lavanderia; piscina esterna; organic bar; ristorante interno Urbino dei Laghi; servizi dedicati a eventi e cerimonie; abbazia del XIV sec. utilizzabile per cerimonie e aperta al culto con celebrazione della S. Messa domenicale;

Servizi della camera

I FIORI, un tempo locale per la rimessa degli attrezzi, è l’edificio centrale del Resort dove si trovano la Reception, il Bar, la Sala colazioni, la Sala lettura e la Sala meeting da 120 posti. Le due torri, un tempo usate per essiccare il tabacco, testimoniano l’ingegno e la semplicità contadina e ospitano eleganti camere arredate in stile inglese, con tessuti e decori firmati Laura Ashley.

Camere:
- GIRASOLE: camera superior, bagno con doccia, vista orto botanico e vigneti
- LAVANDA: doppia deluxe, bagno con doccia, vista corte interna
- MAMMOLA: camera superior, bagno con doccia, vista vigneti e corte interna
- NONTISCORDARDIME: doppia deluxe, bagno con vasca, vista orto botanico
- PAPAVERO: camera superior, bagno con doccia, vista vigneti e corte interna
- PRATOLINA: camera superior, bagno con doccia, vista orto botanico e vigneti
- PRIMULA: camera deluxe con soppalco, bagno con doccia
- ROSA CANINA: rosa canina, camera superior, bagno con doccia

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LE AROMATICHE sono arredate in stile coloniale; ospitano suites con camini e il verde è il tono che fa da sfondo ad ogni ambiente, in contrasto al bianco dei mobili e della tappezzeria.
Camere:
- ALLORO: suite superior con camino, bagno doccia, vista giardini e abbazia
- BASILICO: camera superior, bagno con doccia, vista abbazia e giardini
- MAGGIORANA: suite superior, bagno con doccia, vista giardini e frutteto
- ROSMARINO: doppia superior, bagno con doccia, vista giardini
- SALVIA: suite superior con angolo cottura, bagno con doccia, vista abbazia
- TIMO: camera superior, bagno con doccia, vista abbazia

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I PREZIOSI è il nome dato all’antica villa padronale del borgo; si trova in posizione dominante sulla vallata ed è l’edificio rinnovato in stile più moderno. Le cinque suites sono caratterizzate da ampi spazi e da un arredamento contemporaneo, dove il design d’autore, i preziosi tessuti e le fini decorazioni creano un ambiente unico e raffinato. Altra particolarità sono i soffitti decorati a “fresco contemporaneo”; suggestive immagini retroilluminate, realizzate da artisti fotografi che si sono ispirati ai preziosi frutti.
Camere:
- PORCINO: suite deluxe, bagno con doccia, vista frutteti e boschetto di tamerici
- SANTANGIOLINO: suite deluxe con angolo cottura, bagno con doccia, vista boschetto di tamerici
- TARTUFO BIANCO suite deluxe, bagno con doccia, vista frutteti e boschetto di tamerici
- TARTUFO NERO suite deluxe con angolo cottura, bagno con doccia, vista boschetto di tamerici
- ZAFFERANO suite deluxe, bagno con vasca, vista boschetto di tamerici

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LE SCUDERIE, la dimora più “rustica”, si compone di stanze attrezzate per gli animali domestici e di scuderie per i cavalli. L’arredamento “povero”, in sintonia con l’originaria funzione della struttura, è caratterizzato da attrezzi della cultura rurale diventati un’alternativa affascinante per gli interni. Nell’edificio si trova inoltre una sala riunioni per piccoli gruppi.
Camere:
- AVENA: camera superior con soppalco, bagno con doccia, vista giardini
- BIADA: camera superior con soppalco, bagno con vasca
- BRIGLIA: camera superior, bagno con doccia, vista giardini
- FIENO: camera superior, bagno con doccia, vista giardini
- GARRETTO: camera superior con balcone, bagno con doccia, vista giardini
- ZOCCOLO: camera superior, bagno con doccia, vista giardini

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I FRUTTI DIMENTICATI sono l’edificio più antico del borgo contadino; adibito a suites, comprende anche l’antico frantoio che, recuperato e conservato nella sua integrità, ospita il nuovo Ecospaccio.
Camere:
- BIRICOCCOLO: camera superior, bagno con doccia, vista orto botanico e casa del ciliegio
- CORBEZZOLO: suite superior con angolo cottura e soppalco, bagno con doccia, vista casa del ciliegio
- MELA COTOGNA: suite superior con angolo cottura, bagno con doccia, vista orto botanico
- NESPOLA: suite superior con angolo cottura, bagno con doccia, vista orto botanico
- UVASPINA: suite superior con angolo cottura, camino e balcone, bagno con doccia, vista giardini e orto botanico

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LA LIMONAIA, composta di due suites, si affaccia sui calanchi meridionali che scoscendono verso il fiume Foglia, offrendo un panorama straordinario. Ambiente particolarmente intimo, è situato in prossimità dell’antica Abbazia dei Ss. Giacomo e Filippo.
- CEDRO: suite superior con angolo cottura, bagno con doccia
- LIMONE: suite superior con angolo cottura, bagno con doccia

Internet

connessione internet wireless gratuita, presente esclusivamente nelle zone comuni

Parcheggio

privato, gratuito, interno alla proprietà

Criteri

Arrivo

dalle ore 15:00 in poi

Partenza

entro le ore 11:00

Bambini e letti supplementari

supplemento culla o letto aggiunto: Euro 20 a notte
particolari agevolazioni secondo il periodo di soggiorno

Carte di credito accettate

sono accettate tutte le carte e bancomat

Animali

ammessi animali domestici in alcune camere

Il ristorante Urbino dei Laghi è un autorevole progetto gastronomico ecosostenibile lanciato dallo chef Stefano Ciotti, ricco di gusto legato al territorio. In questo luogo suggestivo all’interno della Tenuta Santi Giacomo e Filippo, che ospita anche Urbino Resort, vengono utilizzate farine biologiche e il lievito madre (“Eleanor”, di 65 anni) per preparare gli impasti e la squisita pizza ad alta digeribilità.

Le materie prime utilizzate in cucina sono freschissime, in linea con tutto il “disegno” a tutela della qualità e rispettoso della natura, cui appartiene anche la scelta dei vini (tra cui gli IGP dell’Azienda Agricola Bruscoli Marianna), delle ottime birre del territorio, dei prodotti totalmente naturali e da agricoltura biologica (provenienti in larga parte dall’azienda “Urbino Agricola”, all’interno della Tenuta).

Alcune voci di menu: insalata di galletto in potacchio; cappuccino di pomodoro fresco, burrata e crostini; carpaccio di ricciola, mele verdi e cipolla; gnocchi di patate ripieni di ricotta bio, fagiolini, spek e crema carbonara; spaghetti Mancini alla bottarga e ricotta del Buon Pastore, coniglio all’aceto vecchio ed erbe aromatiche; filetto di ricciole appena scottato, peperoni all’agrodolce e fagiolini; millefoglie con fragole al balsamico e mousse di squacquerone…

Mangiare all’Urbino dei Laghi è un piacere per il palato. Celebrare qui un evento o una cerimonia importante può contribuire a rendere tutto speciale, in un luogo circondato da tre laghi e querce secolari e locali di raffinata fattezza.

Per vedere l’intervista “SlowSparkling” allo chef Stefano Ciotti e scoprire di più sulla sua cucina e sulla sua pizza, clicca qui e collegati.

Orari apertura
tutti giorni 19 – 24 | Domenica 12 – 15 / 19 – 24

Giorno/periodo 
di chiusura
martedì

Parcheggio
privato, interno alla proprietà

Carte di credito
accettate

Specialita’
carne e pesce, pizza con lievitazione naturale

Servizi per disabili
Si

Posti
la cucina serve fino a 100 persone con menu a la carte, fino a 200 per pranzi e cene organizzate

VisitRiminiPesaroUrbino.it incontra lo chef Stefano Ciotti del ristorante “Urbino dei Laghi”, all’interno della tenuta “Santi Giacomo e Filippo”.

Qual è stata la leva che ti ha motivato ad intraprendere questa nuova collaborazione, spostandoti con il tuo staff dalla riviera cattolichina nell’entroterra tra Pesaro e Urbino?

Dopo otto anni di permanenza a Cattolica, in cui ero chef presso il ristorante “Vicolo Santa Lucia” (all’interno del Hotel “Carducci 76” N.d.R.) volevo dare una svolta alla mia vita. Tale svolta è arrivata quanto ho incontrato Giorgia, la mia attuale compagna nonché direttrice commerciale del”Urbino Resort” struttura che, insieme al ristorante “Urbino dei Laghi”, si trova all’interno della Tenuta “Santi Giacomo e Filippo”. Lei mi ha chiesto di trovarle un cuoco per un nuovo progetto gastronomico da avviare all’interno del ristorante. Essendomi innamorato del posto e del paesaggio che si gode dalla tenuta, mi sono proposto. Naturalmente la proprietà era felice che entrassi nel progetto poiché mi conosceva. Per cui,  dopo vari colloqui e incontri, siamo arrivati a ciò che è stato presentato all’inaugurazione del ristorante “Urbino dei Laghi”.     

In ambito enogastronomico, cosa significa per te “eccellenza”?

“Eccellenza”, per me, significa passione. Esistono sempre più persone, infatti, che mettono anima e corpo nel proprio lavoro. Sono questi i produttori che scelgo: i produttori di olio, vino e prodotti alimentari in genere. Dico sempre: “1 + 1 = un risultato perfetto”. Quindi l’amore e la passione per il lavoro di un produttore + l’amore e la devozione di un cuoco = un piatto finito perfetto. Questa è l’eccellenza alimentare: la ricerca da parte del cuoco e del ristoratore di prodotti fatte da persone che amano il proprio lavoro.

Quindi una sorta di “filiera della passione”?

Esattamente, proprio la filiera della passione.

Ci racconti lo spirito innovativo del tuo progetto gastronomico presso il Ristorante Urbino dei Laghi e come esso è integrato nel contesto della Tenuta dei Santi Giacomo e Filippo?

La mia intenzione era di rendere fruibile l’alta qualità, a tutti. Il mio staff ed io abbiamo la fortuna di lavorare all’interno di una tenuta che si estende per 360 ettari, che neppure riesco a dire quanto son grandi.. e di avere a disposizione i prodotti dell’azienda agricola (che vanta l’affisso biologico). Abbiamo un orto che fornisce tantissime verdure e proprio utilizzando i prodotti dell’orto e di stagione riusciamo a tenere i prezzi sotto una certa soglia. Ciò si combina alla ricerca delle materie prime dai piccoli produttori, proprio per avere prezzi accessibili.  Voglio riuscire ad arrivare a tutti. Nel mondo dell’alta cucina, ho sempre notato una sorta di castrazione, nell’impostazione del ristorante formale, nel clima di austerità che si respira.

Il menu varia quindi in base ai cibi freschi di stagione a disposizione?

Certo, proprio in base a quello che l’azienda agricola fornisce.

Per quali alimenti definiresti “autoctona” la vostra produzione? 

In primis la pizza, i derivati della farina, pane e focacce.  La tenuta, infatti, ha una produzione biologica di farina, di tipo I e II, semi raffinata. Questa viene mescolata con la farina del buon vecchio mulino Ronci di Pennabilli che, nella zona, è uno dei mulini più seri. Quindi la nostra farina viene miscelata a quella del mulino Ronci e al nostro lievito madre. Ciò permette una panificazione perfetta, sia per la pizza che per il pane e le focacce.

Collaborate quindi anche con produttori del territorio marchigiano-romagnolo per il food and beverage? Ci faresti altri esempi?  

Come dicevo prima collaboriamo con il Mulino Ronci, sul quale riponiamo la massima fiducia.Inoltre, facciamo macinare il nostro grano da Alce Nero, specializzata in bio. E poi collaboro da anni con Bruno Valloni, che seleziona i formaggi e ne segue l’infossatura. I suoi formaggi di fossa sono sicuramente uno dei prodotti più buoni, eleganti e fini. Ciò è dovuto al fatto che lui esegue procedimenti antichi, seguendo quindi la tradizione. Prima di infossare il formaggio, infatti, questo deve asciugare. Molti utilizzano dei frigoriferi appositi per evitare che si formi la muffa. Bruno, invece, ogni giorno, mattina e sera, va a girare il formaggio proprio per evitare che si formi la muffa.  Quest’anno ha fatto qualcosa di “inedito”: un formaggio di fossa di 6/8 kg. Questo formaggio è stato infossato per primo e, essendo sotto gli altri, ha raccolto e tutti i succhi e gli umori di quelli che gli stavano sopra. L’abbiamo aperto in occasione dell’inaugurazione e il formaggio era incredibile. Bruno ha nuovamente colpito nel segno.

Qual e’ il tuo concetto di “bio”? Quali sono i requisiti minimi di chi è verticalizzato nel biologico in campo alimentare?

Non conosco nei dettagli l’aspetto tecnico/burocratico per le autorizzazioni, ma per quanto mi riguarda, ritengo che la serietà nel proprio lavoro faccia la differenza. Ciò parte dalla selezione della materia prima iniziale per poi passare alla cura e all’amore nel produrla, inoltre dipende ovviamente da quali sono le materie prime di cui stiamo parlando.Ritorno quindi al discorso iniziale. Onestà da parte del produttore e di chi lo sceglie. Ci sono alcuni produttori che non hanno l’affisso biologico ma che sono molto più seri di chi ce l’ha.

Una domanda provocatoria: tra le prelibatezze della tua cucina c’è la pizza: un’esca o un fiore all’occhiello?

Nessuno delle due. È un modo per garantire la qualità e per far accedere tutti al benessere diffuso. La pizza è un prodotto che mi entusiasma, mi dà la carica e mi fa essere creativo. Utilizzo la tecnica, che ho imparato girando il mondo nei miei 25 anni di esperienza, che, insieme alla creatività, mi permette di proporre pizze innovative e inedite, oltre ovviamente a quelle classiche. Voglio che quando una persona mangia una mia pizza, provi emozioni differenti dal solito, mangi un piatto (perché per me la pizza è un piatto come tutti gli altri) creativo.

Dunque, la pizza all’Urbino dei Laghi è l’accesso alla qualità!

E’ esattamente quel che desidero che sia.

Cosa consigli ai giovani che si stanno formando e che operano nel tuo settore?

Ai giovani voglio dire di partire dal basso. Solo “soffrendo” si diventa grandi uomini e grandi chef. Bisogna partire dalle fondamenta, che devono essere ben strutturate per poterci costruire sopra. Oggi, però, c’è una visione un po’ storpiata dello chef, dovuta alla televisione che mostra ai giovani grandi chef diventati star. Per me non è così. Vi faccio un esempio personale.  Come già detto, prima di approdare a “Urbino dei Laghi”, lavoravo al “Vicolo Santa Lucia”, che aveva ottenuto la stella Michelin. Ciononostante, ho scelto di “spogliarmi”di quello che avevo per ricominciare daccapo, provare emozioni nuove e avere nuovi stimoli.

Qual è, dunque, il tuo messaggio d’incoraggiamento?

Il mio messaggio è “Parti, esplora più cucine e più culture. Arriveranno i momenti in cui potrai percepire uno stipendio adeguato. Ma ora parti, gira il mondo, fatti le tue esperienze, non aver paura di non prendere chissà quali stipendi. Però allarga le tue vedute per poi tornare a casa e proponi il tuo progetto”. La tradizione è quella che hai nel sangue, che ti ha trasmesso la mamma e la nonna e il territorio in cui vivi. Se uno parte e conosce il mondo, quando torna vede le cose in maniera migliore e riesce a mettere in pratica le sue esperienze ri-esprimendo se stesso.

Un’ultima domanda: ci piace definire VisitRiminiPesaroUrbino “un progetto di valorizzazione di un territorio gioioso e seducente, senza confine tra Romagna e Marche”. Il territorio comprende appunto le due province (quella di Rimini e Pesaro Urbino), in cui esso viene “presentato” attraverso temi quali “città e natura”, “arte e cultura”, “movimento e relax”, “sostenibilità”, “appuntamenti” (eventi enogastronomici, musicali, sportivi, tradizionali), in cui vengono contestualizzati ospitalità, ristorazione, prodotti tipici, wellness, shopping e altro. Ci puoi dire come ti “suona” questo progetto?

Innanzitutto vi faccio mille complimenti per averlo ideato. E’ un progetto innovativo e con una bella apertura mentale. Mi piace pensare di essere anche io, come lo è questo progetto, un anello di congiunzione tra Romagna e Romagna, tra Rimini e Pesaro Urbino, lavorando a 2 km dal confine con la Romagna. E contribuire ad essere anche io un collegamento e rappresentare un po’, nel mio piccolo, questo progetto.

Grazie e complimenti allo chef  Stefano Ciotti!

A Urbino, sabato 5 e Domenica 6 ottobre 2013 Biosalus giunge quest’anno alla sua settima edizione. Un evento culturale, artistico, commerciale e gastronomico dedicato al Biologico e al Benessere Olistico.

Lo storico Collegio Raffaello (noto come Collegio degli Scolopi dove studiò Giovanni Pascoli), la Piazza della Repubblica e altri prestigiosi luoghi situati nel suggestivo Centro Storico di Urbino, ospitano convegni sul biologico, sulle energie rinnovabili ed il rispetto dell’ambiente, conferenze sul benessere, esposizioni, vendita di prodotti biologici e stand gastronomici.

Nell’Area Trattamenti è possibile sperimentare varie tecniche per il benessere psico-fisico a cura di professionisti e delle più importanti associazioni del settore: shiatsu, riflessologia plantare, feldenkrais, iridologia, kinesiologia applicata, ecc.

Nell’area della BioEcoCasa si possono scoprire le ultime tecnologie sulla bioedilizia, l’architettura bioecologica, il risparmio energetico, la domotica e l’arredamento ecologico.

Dulcis in fundo, non mancano certamente intrattenimenti e spettacoli per la gioia di grandi e piccini con rappresentazioni teatrali, danze, concerti, micromagia e burattini.

VisitRiminiPesaroUrbino.it incontra lo chef Stefano Ciotti del ristorante “Urbino dei Laghi”, all’interno della tenuta “Santi Giacomo e Filippo”.

Qual è stata la leva che ti ha motivato ad intraprendere questa nuova collaborazione, spostandoti con il tuo staff dalla riviera cattolichina nell’entroterra tra Pesaro e Urbino?

Dopo otto anni di permanenza a Cattolica, in cui ero chef presso il ristorante “Vicolo Santa Lucia” (all’interno del Hotel “Carducci 76” N.d.R.) volevo dare una svolta alla mia vita. Tale svolta è arrivata quanto ho incontrato Giorgia, la mia attuale compagna nonché direttrice commerciale del”Urbino Resort” struttura che, insieme al ristorante “Urbino dei Laghi”, si trova all’interno della Tenuta “Santi Giacomo e Filippo”. Lei mi ha chiesto di trovarle un cuoco per un nuovo progetto gastronomico da avviare all’interno del ristorante. Essendomi innamorato del posto e del paesaggio che si gode dalla tenuta, mi sono proposto. Naturalmente la proprietà era felice che entrassi nel progetto poiché mi conosceva. Per cui,  dopo vari colloqui e incontri, siamo arrivati a ciò che è stato presentato all’inaugurazione del ristorante “Urbino dei Laghi”.     

In ambito enogastronomico, cosa significa per te “eccellenza”?

“Eccellenza”, per me, significa passione. Esistono sempre più persone, infatti, che mettono anima e corpo nel proprio lavoro. Sono questi i produttori che scelgo: i produttori di olio, vino e prodotti alimentari in genere. Dico sempre: “1 + 1 = un risultato perfetto”. Quindi l’amore e la passione per il lavoro di un produttore + l’amore e la devozione di un cuoco = un piatto finito perfetto. Questa è l’eccellenza alimentare: la ricerca da parte del cuoco e del ristoratore di prodotti fatte da persone che amano il proprio lavoro.

Quindi una sorta di “filiera della passione”?

Esattamente, proprio la filiera della passione.

Ci racconti lo spirito innovativo del tuo progetto gastronomico presso il Ristorante Urbino dei Laghi e come esso è integrato nel contesto della Tenuta dei Santi Giacomo e Filippo?

La mia intenzione era di rendere fruibile l’alta qualità, a tutti. Il mio staff ed io abbiamo la fortuna di lavorare all’interno di una tenuta che si estende per 360 ettari, che neppure riesco a dire quanto son grandi.. e di avere a disposizione i prodotti dell’azienda agricola (che vanta l’affisso biologico). Abbiamo un orto che fornisce tantissime verdure e proprio utilizzando i prodotti dell’orto e di stagione riusciamo a tenere i prezzi sotto una certa soglia. Ciò si combina alla ricerca delle materie prime dai piccoli produttori, proprio per avere prezzi accessibili.  Voglio riuscire ad arrivare a tutti. Nel mondo dell’alta cucina, ho sempre notato una sorta di castrazione, nell’impostazione del ristorante formale, nel clima di austerità che si respira.

Il menu varia quindi in base ai cibi freschi di stagione a disposizione?

Certo, proprio in base a quello che l’azienda agricola fornisce.

Per quali alimenti definiresti “autoctona” la vostra produzione? 

In primis la pizza, i derivati della farina, pane e focacce.  La tenuta, infatti, ha una produzione biologica di farina, di tipo I e II, semi raffinata. Questa viene mescolata con la farina del buon vecchio mulino Ronci di Pennabilli che, nella zona, è uno dei mulini più seri. Quindi la nostra farina viene miscelata a quella del mulino Ronci e al nostro lievito madre. Ciò permette una panificazione perfetta, sia per la pizza che per il pane e le focacce.

Collaborate quindi anche con produttori del territorio marchigiano-romagnolo per il food and beverage? Ci faresti altri esempi?  

Come dicevo prima collaboriamo con il Mulino Ronci, sul quale riponiamo la massima fiducia.Inoltre, facciamo macinare il nostro grano da Alce Nero, specializzata in bio. E poi collaboro da anni con Bruno Valloni, che seleziona i formaggi e ne segue l’infossatura. I suoi formaggi di fossa sono sicuramente uno dei prodotti più buoni, eleganti e fini. Ciò è dovuto al fatto che lui esegue procedimenti antichi, seguendo quindi la tradizione. Prima di infossare il formaggio, infatti, questo deve asciugare. Molti utilizzano dei frigoriferi appositi per evitare che si formi la muffa. Bruno, invece, ogni giorno, mattina e sera, va a girare il formaggio proprio per evitare che si formi la muffa.  Quest’anno ha fatto qualcosa di “inedito”: un formaggio di fossa di 6/8 kg. Questo formaggio è stato infossato per primo e, essendo sotto gli altri, ha raccolto e tutti i succhi e gli umori di quelli che gli stavano sopra. L’abbiamo aperto in occasione dell’inaugurazione e il formaggio era incredibile. Bruno ha nuovamente colpito nel segno.

Qual e’ il tuo concetto di “bio”? Quali sono i requisiti minimi di chi è verticalizzato nel biologico in campo alimentare?

Non conosco nei dettagli l’aspetto tecnico/burocratico per le autorizzazioni, ma per quanto mi riguarda, ritengo che la serietà nel proprio lavoro faccia la differenza. Ciò parte dalla selezione della materia prima iniziale per poi passare alla cura e all’amore nel produrla, inoltre dipende ovviamente da quali sono le materie prime di cui stiamo parlando.Ritorno quindi al discorso iniziale. Onestà da parte del produttore e di chi lo sceglie. Ci sono alcuni produttori che non hanno l’affisso biologico ma che sono molto più seri di chi ce l’ha.

Una domanda provocatoria: tra le prelibatezze della tua cucina c’è la pizza: un’esca o un fiore all’occhiello?

Nessuno delle due. È un modo per garantire la qualità e per far accedere tutti al benessere diffuso. La pizza è un prodotto che mi entusiasma, mi dà la carica e mi fa essere creativo. Utilizzo la tecnica, che ho imparato girando il mondo nei miei 25 anni di esperienza, che, insieme alla creatività, mi permette di proporre pizze innovative e inedite, oltre ovviamente a quelle classiche. Voglio che quando una persona mangia una mia pizza, provi emozioni differenti dal solito, mangi un piatto (perché per me la pizza è un piatto come tutti gli altri) creativo.

Dunque, la pizza all’Urbino dei Laghi è l’accesso alla qualità!

E’ esattamente quel che desidero che sia.

Cosa consigli ai giovani che si stanno formando e che operano nel tuo settore?

Ai giovani voglio dire di partire dal basso. Solo “soffrendo” si diventa grandi uomini e grandi chef. Bisogna partire dalle fondamenta, che devono essere ben strutturate per poterci costruire sopra. Oggi, però, c’è una visione un po’ storpiata dello chef, dovuta alla televisione che mostra ai giovani grandi chef diventati star. Per me non è così. Vi faccio un esempio personale.  Come già detto, prima di approdare a “Urbino dei Laghi”, lavoravo al “Vicolo Santa Lucia”, che aveva ottenuto la stella Michelin. Ciononostante, ho scelto di “spogliarmi”di quello che avevo per ricominciare daccapo, provare emozioni nuove e avere nuovi stimoli.

Qual è, dunque, il tuo messaggio d’incoraggiamento?

Il mio messaggio è “Parti, esplora più cucine e più culture. Arriveranno i momenti in cui potrai percepire uno stipendio adeguato. Ma ora parti, gira il mondo, fatti le tue esperienze, non aver paura di non prendere chissà quali stipendi. Però allarga le tue vedute per poi tornare a casa e proponi il tuo progetto”. La tradizione è quella che hai nel sangue, che ti ha trasmesso la mamma e la nonna e il territorio in cui vivi. Se uno parte e conosce il mondo, quando torna vede le cose in maniera migliore e riesce a mettere in pratica le sue esperienze ri-esprimendo se stesso.

Un’ultima domanda: ci piace definire VisitRiminiPesaroUrbino “un progetto di valorizzazione di un territorio gioioso e seducente, senza confine tra Romagna e Marche”. Il territorio comprende appunto le due province (quella di Rimini e Pesaro Urbino), in cui esso viene “presentato” attraverso temi quali “città e natura”, “arte e cultura”, “movimento e relax”, “sostenibilità”, “appuntamenti” (eventi enogastronomici, musicali, sportivi, tradizionali), in cui vengono contestualizzati ospitalità, ristorazione, prodotti tipici, wellness, shopping e altro. Ci puoi dire come ti “suona” questo progetto?

Innanzitutto vi faccio mille complimenti per averlo ideato. E’ un progetto innovativo e con una bella apertura mentale. Mi piace pensare di essere anche io, come lo è questo progetto, un anello di congiunzione tra Romagna e Romagna, tra Rimini e Pesaro Urbino, lavorando a 2 km dal confine con la Romagna. E contribuire ad essere anche io un collegamento e rappresentare un po’, nel mio piccolo, questo progetto.

Grazie e complimenti allo chef  Stefano Ciotti!

La cattedrale di Urbino fu eretta nel 1063 per poi essere ricostruita e ampliata da Federico da Montefeltro su progetto di Francesco di Giorgio Martini che terminò l’opera nel 1604.  Purtroppo, a causa del terremoto del 1781, la cupola crollò e anche la facciata fu fortemente danneggiata.

La chiesa fu quindi ricostruita e terminata nel 1801 su progetto di Giuseppe Valadier. Il frontone è ornato da cinque statue; tre rappresentano le Virtù Teologali (Fede, Speranza e Carità), le due rimanenti rappresentano invece Sant’Agostino e San Giovanni Crisostomo. Sotto la cattedrale, è inoltre possibile visitare l’Oratorio del Santissimo Crocifisso della grotta, comunemente chiamate “le Grotte del Duomo”.