Vivo questo progetto con l’auspicio di dare un contributo alla “visione qualitativa” del territorio, sia ai residenti che ai turisti.
Amo il territorio “senza confine” tra Romagna e Marche (così ho pensato di definirlo). Sono nato e cresciuto a Cattolica, a parte il periodo di studi all’estero. Da ragazzo, ho avuto la fortuna di poter vivere l’entusiasmo indotto dal fenomeno turistico degli anni ’70 e ’80. Nel paesaggio tra Rimini e Pesaro Urbino, ho sempre vissuto il “confine” (non solo quello geografico, ma anche quello sociale tra “psarès” e “rumagnòl”) più come linea di unione, che di separazione. Anzi, tuttora provo uno sconfinato piacere nel percorrere le strade attraverso le quali si passa ripetutamente da una provincia (e regione) all’altra poiché, paesaggisticamente e culturalmente parlando, sono divise e unite in modo curioso e sorprendente. Non a caso il Prof. Paolo Fabbri, stimatissimo semiologo riminese, docente in gran parte del mondo, ispirato dalla raccolta fotografica mostratagli, parla di “un ponte abitato” nel suo autorevole contributo gentilmente rilasciato in favore di questo progetto.
Ho iniziato a scoprire il territorio nelle vicinanze, dapprima in bicicletta da Cattolica a Gabicce Mare, Gradara, poi quando in motorino andavo per le stradine fino Pesaro, rientrando per Tavullia e San Giovanni in Marignano e talvolta proseguendo fino alla Rocca di Montefiore Conca.
Ricordo le prime escursioni in vespa, sulla strada del Monte San Bartolo (all’epoca non ancora Parco Naturale) con sosta panoramica in luoghi “strategici”, come Vallugola e Fiorenzuola di Focara.. A seguire, in macchina, i viaggetti ad Urbino fino a Borgo Pace oppure in Carpegna, San Leo e Pennabilli, ma anche verso la gola del Furlo (il cui nome mi fa pensare non solo alla morfologia del territorio, ma anche ai suoi sapori..) costeggiando il verde-argenteo Metauro sulla vecchia Flaminia.
Verso metà degli anni ‘90 ho iniziato a interessarmi attivamente alla valorizzazione del territorio tra Rimini e Pesaro Urbino, iniziando in qualche modo ad unire la passione per i “luoghi” a una progettualità che ne comprendesse l’identitario valore d’insieme.
Nel settembre 2010, con il Patrocinio di Regione Marche, Regione Emilia Romagna, Provincia e CCIAA Pesaro Urbino, Provincia e CCIAA Rimini e di 14 Comuni, ho dato vita a “SlowSparkling” (identità, esperienza, effervescenza): un’idea strategica di marketing territoriale, le cui linee guida ho applicato a VisitRiminiPesaroUrbino.it, progetto in cui il reale e il digitale (ben distinto dal virtuale) si fondono nell’esprimere l’identità di un territorio gioioso e seducente, senza confine tra Romagna e Marche, per farlo conoscere meglio ai residenti, nonché intercettare e scoprire a nuovi target turistici che possono apprezzarlo.
Nelle estati del 2012 e 2013, ho dedicato i miei week and a ripercorrere il territorio: più di 5.000 Km in totale (in Vespa, in auto e anche un po’ in bicicletta e a piedi), partendo all’alba e rientrando la notte, ammirando il paesaggio che cambiava volto, ritrovando alcune emozioni (passate e non perdute) e soprattutto provandone nuove. Ho potuto conoscere anziani con i loro modi di dire saggi e toccanti, ho avuto l’opportunità di cogliere il sorriso di bimbi felici per “cose vere” e di vedere cieli di nuvole rosa aprirsi al giorno e accompagnare il sole al tramonto (sui colli e sul mare ). E tra sagre di paese, feste nei borghi marittimi o arroccati sulle colline, eventi in ambienti suggestivi e purtroppo sconosciuti a gran parte dei turisti (ma anche a molti residenti), si è rafforzata in me l’idea di quanto c’è di “nuovo e di buono” da fare, progettualmente e operativamente, nel territorio di RiminiPesaroUrbino, che mi piace tanto definire “senza confine” tra Romagna e Marche, nella sua naturale estensione costa-collinare, che abbraccia circa 80 km di spiaggia e mare e circa 50 Km di entroterra tutto da scoprire (qui la mappa), in tanti modi che si trasformano in esperienze.
Nel Progetto “VisitRiminiPesaroUrbino – SlowSparkling”, ho avuto e ho ancora il piacere di avere al mio fianco giovani in gamba e motivati. Sono onorato di poter contare nel supporto autorevole di stimati esponenti della cultura ed esperti del territorio. Inoltre, è stato gratificante ricevere, sin dalla nascita del progetto, il gradimento da parte della Presidenza delle Province di Rimini e di Pesaro Urbino.
Molte energie, tempo e risorse, sono insufficienti al successo senza un’appassionata motivazione e senza un’adeguata partecipazione. Il difficile scenario che stiamo attraversando non facilita le cose, ma è proprio ora che la progettualità si rivela una buona opportunità.
Per questo ringrazio chi segue con interesse questo progetto, in un percorso necessariamente non breve, ma condotto con costanza, in cui occorre anche sapersi reinventare, trovare buone sinergie, tenendo nel giusto conto le visioni molto.. (o troppo..) “radicate”. Ovviamente per quanto possibile.
Creare la condizione necessaria ad avviare un progetto, è “semplicemente” un buon inizio, anche se talvoltà è anche la parte più complessa.
“Il vero viaggio di scoperta non consiste nel vedere nuove terre, ma nell’avere nuovi occhi” (M. Proust).
ideatore del progetto SlowSparkling
VisitRiminiPesaroUrbino.it